

Dalla strage di Pizzolungo alla Trattativa Stato Mafia
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"Dalla strage di Pizzolungo alla Trattativa Stato Mafia", apparentemente nessun legame. Nella realtà ogni "strage italiana", invece, si consuma e ha origine grazie al "tradimento" di figure e pezzi di Stato. La Sicilia insegna ed è da sempre maestra per l'Italia intera. Io credo che il gioco in termini tra "antimafia" e "legalità" non porti a nulla finché si continuerà nei dibattiti a mettere al centro l'elenco delle stragi. Le associazioni lascino ai libri di storia questa funzione. Piuttosto bisogna discutere dell'oggi. Bisogna parlare degli uomini e delle donne che lottano e contribuiscono a segnare duri colpi alla Mafia moderna, sempre più ramificata grazie alla complicità e il supporto dei "colletti bianchi". Diverse inchieste in Sicilia, da Oriente ad Occidente, già agli inizi degli anni 2000, svelano sistemi simili agli scandali recenti di Expo 2015 e Mose. A Trapani il procedimento giudiziario che portò al sequestro di una parte del porto, per i maxi appalti della Coppa America del 2005, fu un risultato concreto, senza precedenti di azione, contro i legami tra imprenditori prestanome, politica e mafia. E questa Terra di esempi di pezzi puliti di Stato - attivi contro il malcostume interno allo stesso sistema in cui operano - può farne diversi. Falcone e Borsellino hanno lasciato in eredità la loro forza e fornito con il concetto dell'operare in "pool" una nuova chiave di svolta. Lo dimostrano, nel trapanese, anche le operazioni Golem ed Eden portate a segno grazie al lavoro di uomini e donne, magistrati e forze dell'ordine, che nella pratica quotidiana ottemperano al loro mandato senza paura e concessione di sconti né a Cosa Nostra, né alla politica. Questi sono i fatti e non le parole da cui dover ripartire. Queste sono lezioni di legalità da portare nelle scuole. I racconti storici, in quanto tali cristallizzati, rimangono fini a se stessi se poi non si riesce a guardare avanti e raccontare oltre. Invece di continuare a nasconderci dietro al dito nella ricerca spasmodica di verità evidenti sulla Trattativa Stato-Mafia bisogna intervenire cacciando i vecchi volti dalla politica. Sono stati tutti complici. Corresponsabili sia i personaggi attivi che quelli passivi. Gli uni e gli altri hanno colpe. Quindi ripulire il sistema politico dando spazio e fiducia a gente nuova. E poi, scusate, quanto sarà utile conoscere i nomi di Stato di coloro che hanno agito attivamente? Pensare e agire nell'illusione che questa gente un giorno pagherà per le malefatte è un'utopia. Quando e semmai sapremo di più questi malfattori saranno ultraottantenni ( per chi non lo è già oggi) e le uniche colpe che potranno espiare saranno di fronte al loro credo verso un eventuale Padre eterno.
Carissimi, così come il sole sorge e tramonta ogni giorno e ogni giorno chiude il vecchio e apre al nuovo regalando uno spettacolo diverso, disperdo il mio sguardo all'orizzonte di questo splendido imbrunire cogliendo la magia dell' immagine che ho davanti senza rimanere vittima di qualcosa che non sarà più ripetibile. Nell'attimo in cui il sole tramonta sono già pronta a godere del nuovo inizio sempre guardando avanti e oltre.
Buona domenica.
© Copyright 2014 by Giusy Cantone