

Sicilia: Mafia e Stato, Europee e liste
14 aprile 2014
In risposta ad Antonio Ingroia
Caro #Ingroia, purtroppo, la distinzione tra bene e male, tra legalità e corruzione nn è esercizio di grammatica tra termini contrari ma è piena opposizione di significati pure , estremamente, tangibili nella vita e nella società odierna e trascorsa. C'è e ci sarà sempre chi tenta di cancellare anni di #lavoro, vite spezzate, sacrificio, ricerca della verità e manifestazione di corretta giustizia. La convinzione della loro perseveranza a delinquere deve diventare forza per continuare a smascherare i corrotti e disfare i letti e le loro tavole ben attrezzate. Chi crede nella lotta alle mafie nn deve e non può mollare l'obiettivo. La #mafia dei #collettibianchi, quella degli uomini ben vestiti e istruiti, è realtà assodata seppur, apparentemente, meno individuabile da "agghindata", da "perbenista". Questa si muove sempre più accanto agli onesti ma la gente, oggi, riesce ad avere consapevolezza dello stretto legame tra Stato e Cosa Nostra. La #mafia si distingue dalle altre forme criminali in quanto è l'unica associazione a delinquere complice della #politica, strettamente interconnessa ad essa e saldamente ammanigliata con pezzi importanti che determinano lo #Stato. Nasce con, dentro e insieme ad esso e se mai morirà..... sarà con esso. Questo è indiscutibile, il resto è politica....quindi parole...parole...parole....
Giusy Cantone
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