
Gratteri e Lari: Matteo Messina Denaro non è capo mafia
20 febbraio 2014
Anche se Giuseppe Linares, il "cacciatore", di Matteo Messina Denaro, è stato trasferito e promosso a Capo centro della dia di Napoli, la partita e la ricerca della primula rossa trapanese non è stata chiusa.
Le dichiarazioni rilasciate dai procuratori Gratteri e Lari fanno intendere però che a guidare la mafia non sarebbero più gli uomini di una volta e che il super latitante Denaro sia il Capo di solo dell' area trapanese e non di Cosa Nostra.
Totò Riina si conferma il numero 1, comanda dal carcere ma i veri capi della mafia oggi sarebbero incensurati, con giacca e cravatta e comandano dalle stanze dei bottoni in cui sarebbero seduti. Sono politici, banchieri, grandi finanzieri e non necessariamente siciliani.
Forse, un segno forte di nuovo Stato pronto al cambiamento potrebbe darlo però Matteo Renzi.
In queste ore l'Italia attende la lista dei nomi dei ministri che il neo premier (con riserva) presenterà al Capo dello Stato. Nel totonomi per il ministero della Giustizia, Nicola Gratteri e Raffaele Cantone. Sarebbe una svolta soprendente se uno dei due autori delle 400 pagine di riforma immediata della giustizia potesse rendere realtà quanto scritto nero su bianco.
© Copyright 2014 by Giusy Cantone