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Sud arretrato: Non è colpa del Nord

17 gennaio 2014

Questione meridionale nasce per colpa di un settentrione industriale che ha «sfruttato» il Sud contadino? È questa la domanda che muove il provocatorio saggio, pubblicato da Il Mulino, Perché il Sud è rimasto indietro, del giovane storico,  Emanuele Felice. La risposta,  documentata dallo studioso, originario dell’Abruzzo è precisa: "La responsabilità è del Sud che non può essere assolto né in sede storica né in campo civile e politico e, al contrario, deve prendere coscienza delle sue colpe per riscattarsi". Lo storico abruzzese punta il dito sulle classi dirigenti meridionali, dal barone, al galantuomo, ai possidenti, ai mediatori politici - di ieri e oggi - che dall’Ottocento ai nostri giorni hanno lavorato nel "conservantismo" sfruttando la propria posizione di dominio sulla società meridionale,lasciando  una "narrazione" che le assolve e individua nel Nord, nella geografia, nell’economia, il ritardo del Sud.

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